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Gocce di Rugiada
Acqua domestica depurata è sicura anche per i neonati?
Blog Neonati
12/01/2022

Il corpo umano è composto per il 70% circa di acqua, sia negli adulti che nei neonati.
Ecco dunque che è evidente come bere la giusta quantità di acqua sia fondamentale per mantenere in salute e piena operatività il nostro organismo a tutte le età.

Neonati, un equilibrio delicato da proteggere

Se per gli adulti è estremamente importante bere, per i neonati, una corretta idratazione, assume una rilevanza ancora maggiore.
Trattandosi di un organismo in piena fase di formazione e più soggetto, per questa ragione, a scompensi richiede una quantità maggiore di liquidi giornalieri in rapporto al peso.
Nel neonato, la quantità di acqua nell’organismo, è un fattore estremamente critico visto che è in rapida crescita fisica e quindi tende a un consumo maggiore di risorse.
Oltre a questo, le dimensioni molto ridotte del neonato lo rendono più soggetto a soffrire maggiormente le temperature alte e a disidratarsi con più rapidità rispetto ad un adulto.
Non va dimenticato che i neonati hanno un metabolismo accelerato rispetto agli adulti e questo porta a un consumo di liquidi molto maggiore e più elevato rispetto al metabolismo di un adulto medio.
Evidentemente i neonati assumono la maggior parte dei liquidi tramite il latte e gli eventuali preparati come semolino, pappe di riso o cereali oppure frutta.

Una dieta equilibrata per il nostro neonato

Nei primi mesi il neonato, infatti, ha una dieta molto limitata.
Nei primi mesi di vita assume esclusivamente latte materno o in polvere.
Successivamente, nella fase dello svezzamento, la dieta inizia a differenziarsi ma con gradualità e con tempi lunghi.
In questa fase sarebbe il caso, a cominciare circa dal sesto mese, di iniziare ad abituarlo con piccole quantità di acqua ad un tipo di idratazione differente.
In questa fase critica della vita del neonato, ogni genitore inizia a porsi delle domande su come procedere.
Una di queste domande è: quale acqua dare al neonato?

Il problema dei contaminanti nell’acqua che beviamo

Esistono casi in cui la mamma non può allattare e i genitori si trovano a usare, da subito, il latte in polvere.
In questo caso ci può essere la necessità di somministrare al bambino dell’acqua per integrare la sua idratazione.
Ma non tutte le acque sono adatte all’alimentazione di un neonato.
Al giorno di oggi, vari inquinanti sono presenti in acqua e, anche se un’acqua è potabile, non vuol dire che sia buona.
La potabilità dell’acqua indica solo che gli inquinanti sono entro i termini di legge previsti per limitare danni alla salute.
Tuttavia nitrati, residuo fisso e carica batterica sono parametri da tenere presente per decidere se l’acqua che si assume è buona o meno.
Questi elementi dovrebbero essere, nella migliore delle ipotesi, completamente assenti o, al limite, potrebbero essere presenti ma in concentrazioni bassissime.
Molti usano l’acqua in bottiglia pensando di risolvere il problema… ma non èsempre così.

Acqua depurata, è la soluzione ottimale per i neonati?

Anche se alcune bottiglie d’acqua confezionata riportano in etichetta l’immagine di un neonato, e rispettano quindi gli standard qualitativi richiesti, sono soggette a problemi legati a un non corretto stoccaggio.
Tenere le bottiglie sotto il sole o esporle ad un calore eccessivo durante le lunghe tratte di trasporto può provocare di un rilascio di sostanze tossiche da parte della plastica.
Infine ormai, è risaputo che le acque in bottiglia così come l’acqua di rubinetto sono inquinate di microplastiche.
Ecco dunque che la soluzione più affidabile è certamente un depuratore (o purificatore) di acqua domestico.
L’installazione di un sistema GDR Italia è in grado eliminare totalmente le sostanze nocive per il neonato.
Un depuratore d’acqua è anche in grado di bloccare le microplastiche.
E’ un modo efficace per assicurare la qualità della nostra acqua ed evitare quelle problematiche che si potrebbero creare a causa della accumulo biologico.

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