PFAS: cosa sono?
I PFAS sono sostanze perfluoroalchiliche che hanno trovato impiego fin dagli anni Cinquanta nella produzione di detergenti, insetticidi, involucri protettivi, abiti impermeabili e altri prodotti industriali. Sono sostanze chimiche allo stato liquido molto resistenti e difficilmente biodegradabili che, se smaltite nell’ambiente in maniera illegale o non corretta, possono raggiungere fiumi e falde acquifere, fino ad arrivare anche negli acquedotti e quindi nell’acqua potabile.
PFAS nell’acqua: i rischi per la salute
A partire dal 2013, alcuni studi hanno rilevato elevate concentrazioni di PFAS nelle falde acquifere e nei corsi d’acqua di alcune zone del nord Italia e in particolare in alcuni territori del Veneto.
Il rischio non è da sottovalutare: al momento gli effetti sulla salute di queste sostanze sono considerati tra le cause per un ampio spettro di patologie. Si presume che i PFAS possano compromettere crescita, fertilità e gravidanze. Gli effetti, tra l’altro, non sono immediati; si rischia quindi di esporsi a lungo alla contaminazione con queste sostanze senza avere indicatori preventivi.
La normativa italiana sulle acque destinate al consumo umano non definisce nulla sulla concentrazione dei PFAS, ma specifica comunque che “non devono contenere microrganismi e parassiti, né altre sostanze, in quantità o concentrazioni tali da rappresentare un potenziale pericolo per la salute umana” (D.lgs. 31/2001, che recepisce la direttiva 98/83/CE).
La Regione Veneto, in concertazione con il Ministero della Salute, ha in ogni caso definito in maniera provvisoria e preventiva alcuni livelli accettabili di concentrazione che si possono ottenere mediante alcuni efficaci processi di trattamento delle acque.
Un sistema di filtrazione d’acqua per eliminare i PFAS
In ambito domestico lo strumento più efficace per eliminare la presenza dei PFAS è l’utilizzo di un sistema di purificazione dell’acqua a osmosi inversa.
Tale sistema è composto di una membrana filtrante che trattiene le impurità e produce acqua osmotizzata, e cioè acqua filtrata priva al 95-99% di tutti i sali in essa presenti, compresi inquinanti e metalli pesanti e sali disciolti.
I sistemi di filtrazione GDR Italia riducono la presenza di metalli pesanti e sostanze inquinanti nell’acqua. Gli impianti a osmosi inversa sono in grado anche di ridurre del 90-95% il contenuto salino dell’acqua, con il risultato di un’acqua “leggera” e quindi depurativa per l’organismo, con le stesse caratteristiche chimico-fisiche e batteriologiche delle migliori acque oligo-minerali (con pochi minerali).
Un sistema GDR Italia a osmosi inversa è la migliore soluzione per le acque che presentano il problema PFAS. È in ogni caso consigliabile a tutti, ma indispensabile per le persone con problemi di calcoli renali, ipertensione, o che si devono sottoporre a una dieta povera di sodio, o per coloro che devono bere molta acqua: neonati e bambini durante lo svezzamento o chi pratica sport.