L’acqua è molto più di una semplice bevanda: rappresenta un elemento chiave per la salute, il benessere e la resa atletica. Per chi pratica sport, sia a livello amatoriale che professionistico, l’idratazione non è solo consigliata, ma fondamentale per ottimizzare le performance, prevenire infortuni e migliorare il recupero. Ma non tutta l’acqua è uguale. La qualità dell’acqua che si beve durante e dopo l’attività sportiva può influenzare in modo significativo i risultati e il benessere generale.
Il ruolo dell’acqua nel corpo durante lo sforzo fisico
Il corpo umano è composto per circa il 60% da acqua. Questa componente è fondamentale per regolare la temperatura corporea, lubrificare le articolazioni, trasportare nutrienti e ossigeno alle cellule, e facilitare l’eliminazione delle tossine. Durante l’attività fisica, il corpo perde grandi quantità di acqua attraverso la sudorazione. Questo processo, utile per la termoregolazione, può però causare disidratazione se non viene compensato con un’adeguata assunzione di liquidi.
Anche una lieve disidratazione (1-2% del peso corporeo) può portare a un calo della performance: affaticamento precoce, crampi muscolari, ridotta concentrazione e tempo di reazione rallentato sono solo alcuni degli effetti negativi.
Idratazione e performance: cosa dice la scienza
Numerosi studi scientifici confermano che mantenere un adeguato stato di idratazione migliora la resistenza fisica, la forza muscolare e le capacità cognitive durante lo sport. In particolare:
- Durante attività di endurance come corsa, ciclismo o nuoto, una corretta idratazione ritarda l’insorgenza della fatica.
- Negli sport di potenza, l’idratazione sostiene la contrazione muscolare e riduce il rischio di crampi.
- Nelle discipline che richiedono concentrazione, come il tennis o gli sport da combattimento, l’acqua contribuisce al mantenimento delle funzioni cognitive.
Acqua di qualità: cosa significa?
Non tutte le acque sono uguali. La qualità dell’acqua dipende da diversi fattori: provenienza, grado di mineralizzazione, presenza di eventuali sostanze indesiderate (come nitrati o metalli pesanti) e bilanciamento dei sali minerali. Un’acqua di qualità per lo sportivo dovrebbe:
- Essere priva di contaminanti: l’acqua deve essere microbiologicamente pura e priva di sostanze tossiche.
- Avere un buon contenuto di sali minerali: in particolare, sodio, potassio, magnesio e calcio sono utili per compensare le perdite attraverso il sudore.
- Essere leggera e digeribile: per non appesantire durante lo sforzo fisico.
In base al tipo di attività fisica e alla durata dell’allenamento, si può scegliere un’acqua oligominerale o leggermente mineralizzata. Per attività intense e prolungate, l’acqua può essere integrata con soluzioni elettrolitiche.
L’importanza del pH e della struttura molecolare
Alcune acque, oltre alla composizione chimica, vantano un pH leggermente alcalino, che può aiutare a contrastare l’acidificazione dell’organismo causata dallo sforzo fisico. Altri studi si concentrano sulla cosiddetta acqua strutturata, caratterizzata da una particolare disposizione molecolare che migliorerebbe l’assorbimento cellulare e favorirebbe il recupero.
Sebbene il concetto di acqua strutturata sia ancora oggetto di dibattito scientifico, molti atleti ne apprezzano l’effetto soggettivo in termini di vitalità e recupero muscolare.
Quando e quanto bere?
Un errore comune tra chi pratica sport è aspettare di avere sete per bere. In realtà, la sete è un segnale tardivo di disidratazione. È quindi fondamentale anticipare il bisogno di acqua, seguendo alcune buone pratiche:
- Prima dell’allenamento: bere circa 500 ml di acqua 2-3 ore prima.
- Durante l’attività fisica: bere piccoli sorsi ogni 15-20 minuti (150-200 ml), specialmente se l’allenamento dura più di 60 minuti.
- Dopo l’allenamento: reintegrare almeno 1,5 volte il peso perso in liquidi (es. se si perdono 500g, bere almeno 750 ml).
Acqua filtrata: una scelta sostenibile e performante
Sempre più sportivi scelgono di utilizzare acqua filtrata, ottenuta da sistemi domestici che purificano l’acqua del rubinetto. Questo tipo di soluzione offre vantaggi sia per la salute che per l’ambiente:
- Riduce la presenza di cloro, metalli e microplastiche
- Mantiene i sali minerali utili
- Diminuisce il consumo di plastica monouso
Alcuni sistemi avanzati permettono anche di personalizzare la mineralizzazione e il pH, offrendo un’acqua “su misura” per le proprie esigenze sportive.
Conclusione
L’idratazione è una leva fondamentale per chi fa sport. Ma non basta bere tanto: conta anche la qualità dell’acqua. Un’acqua di buona qualità, con un corretto equilibrio di sali minerali e priva di impurità, può realmente fare la differenza in termini di performance, benessere e recupero. Che si tratti di acqua in bottiglia, filtrata o addizionata con elettroliti, l’importante è scegliere consapevolmente e idratarsi in modo regolare. Lo sport comincia anche da un buon bicchiere d’acqua.